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Val Venosta

Foto  © IDM Alto Adige Alex Filz

Val Venosta

Diciamocelo: la Val Venosta è enorme! Non avremmo mai pensato di dover dividere questo capitolo in due, ma la notizia è solo che positiva: questo significa che c’è tanto da vedere, tanto da scoprire.

La Val Venosta (Vinschgau) si estende da Naturno e arriva fino al Passo Resia e al Passo dello Stelvio. Identifichiamo come Bassa Val Venosta la zona che arriva fino a Silandro e Lasa.

Meleti, vigneti, sentieri delle rogge (Waalwege) e castelli sono tipici di questa zona, che vanta però anche un’attività unica nel suo genere: l’estrazione e la lavorazione del marmo.

Due ghiacciai e un comprensorio di tutto rispetto. Prendi la bicicletta e immergiti con noi in Val Venosta!

TOP 5 DA NON PERDERE

Sciare in Val Senales

Scoprire il marmo di Lasa

Seguire i sentieri delle rogge (Waalwege)

Fare un giro in bicicletta sulla ciclabile dell’Adige

Partecipare alla Festa della Fragola in Val Martello

KASTELBELL-TSCHARS / CASTELBELLO-CIARDES

Come ti suggerirà il nome, a Castelbello esiste un castello. Beh sì, ed è anche piuttosto visibile dalla strada principale. Si tratta di una rocca costruita nel 1232, oggi simbolo del paese e sede di importanti eventi culturali ed esposizioni artistiche. Dalla piazza del paese puoi partire attraverso il sentiero dei castelli, che in poco meno di due ore ti conduce alle rovine del castello di Colsano.

Un appuntamento da non perdere: da metà aprile fino a maggio, durante le settimane dell’asparago di Castelbello, ristoratori, coltivatori di asparagi e commercianti danno il meglio di sé per far meglio conoscere e gustare il raffinato ortaggio, vanto della produzione locale.

Ciardes, insieme alle altre frazioni che costituiscono il comune, si trova sulle colline circostanti, e si affaccia su un panoramico tappeto di vigneti e meleti. Castel Juval a Ciardes è la residenza estiva di Reinhold Messner e ospita anche il suo museo MMM Juval.

Ti segnaliamo il percorso circolare sul sentiero delle rogge Schnalser- und Stabener Waalweg, che parte dal parcheggio sotto la chiesa di Ciardes e porta fino al Maso Volghof passando da Castel Juval.

Questa zona è particolarmente adatta alla coltura delle mele e della vite grazie al suo clima favorevole: la Via Vinum Venostis è il sentiero che ti permette di scoprire tutte le particolarità di questo territorio, attraverso i vari pannelli informativi lungo il tracciato.

Le frazioni che formano il comune di Castelbello-Ciardes sono Maragno, Colsano, Lacinigo, Monte Fontana, Monte Trumes, Montefranco e Juval.

Foto  © IDM Alto Adige Frieder Blickle

Foto © Vinschgau Marketing Kirsten-J. Sörries

SCHLANDERS / SILANDRO

Silandro è il centro principale della Val Venosta e la sua strategica posizione ha fatto sì che diventasse il vero e proprio capoluogo della valle, di cui non solo geograficamente è il cuore.

Silandro è infatti una vera e propria cittadina, non tanto per il numero di abitanti, quanto per l’atmosfera che si respira: una passeggiata nell’ampia zona pedonale del centro storico – tra shopping e soste ai tavoli all’aperto dei caffè o dei ristoranti – basterà a convincerti.

Tra i numerosi edifici storici e chiese meritevoli di una visita vanno citati Castel Schlandersburg e Castel Schlandersberg, residenze come la Beheimturm (o Matscherhaus) o la Sachsalberhaus, oggi sede del Tribunale, la commenda dell’Ordine Teutonico e la Parrocchiale di S.ta Maria Assunta, che vanta un campanile di ben 97 metri, il più alto del Tirolo.

LATSCH / LACES

Laces sorge a 639 metri di altitudine e si trova nei pressi dell’imbocco della Val Martello, laterale della Val Venosta che risale ai piedi del Cevedale e della Cima Gioveretto, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio.

Non è solo all’ambiente naturale in cui è immersa – tra l’assolato Monte Sole (o Monte Mezzodì) ed il più ombroso e boscoso Monte Tramontana – che Laces deve le molte attrattive che è in grado di esercitare: immerso tra i tipici frutteti della Val Venosta, il caratteristico borgo offre numerosi motivi d’interesse architettonico ed artistico, come la Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, la chiesa di Santa Maria in Colle (in cui è stato ritrovato il Menhir di Laces, stele marmorea databile tra il 3.300 ed il 2.200 a.C).

Laces è il perfetto punto di partenza per ogni genere di escursione: sul Monte Sole, grazie alla funivia che raggiunge i 1.740 di altitudine di San Martino al Monte, sul Monte Tramontana. Un’altra zona escursionistica e sciistica è quella della Malga di Tarres, raggiungibile con comoda seggiovia da Tarres, frazione di Laces, oppure ancora alla scoperta dei paesaggi, della flora e della fauna della Val Martello.

Attorno a Laces un clima mite accarezza le località di Coldrano, Morter e Tarres che formano il “Giardino delle mele dell’Alto Adige”.

Foto  © IDM Alto Adige Frieder Blickle

Foto © IDM Alto Adige Andree Kaiser

LAAS / LASA

Marmo e …albicocche! Che accoppiata inconsueta, no? Eppure qui all’entrata del paese campeggia una lastra di marmo con le albicocche incise sopra.

Meritano una visita la chiesa parrocchiale di Lasa risalente al XII secolo, consacrata a San Giovanni Battista, con l’abside interamente realizzata in marmo di Lasa. Sopra il paese si trovano le cave di marmo, le quali hanno reso famosa Lasa negli ultimi secoli. Basti pensare che il minerale più famoso di questa zona è stato impiegato nella costruzione di molti edifici, tra cui spiccano il nuovo Ground Zero a New York e la moschea di Abu Dhabi. Passeggiando per il paese è possibile vedere ovunque piccole sculture in marmo o addirittura passeggiarci sopra: il marciapiede infatti è stato realizzato con il prezioso materiale.

Se ti interessa il tema, puoi partecipare a visite guidate sul marmo, alla scoperta del mito dell’oro bianco della Val Venosta.

CURIOSITà

Ogni primo fine settimana in agosto si svolge a Lasa la grande festa “Marmor & Marillen – Marmo e albicocche”, che mette in primo piano i due prodotti-simbolo, culinari e culturali, di Lasa e Silandro. Imperdibile!

ATTIVITA’ INVERNALI

L’inverno in Val Venosta è tutto da vivere nei suoi paesi, nelle sue valli laterali con mille attività: dallo sci alpino in Val Senales, allo sci alpinismo in Val Martello, trekking in mezzo ai meleti e sentieri in mezzo alla neve, dove sentirai solo il rumore dei tuoi passi.

Prima che il candore della neve segni l’inizio della stagione fredda, ti consigliamo di venire in Val Venosta per il Törggelen: il momento della pigiatura dell’uva in questa zona è sempre magico! Vino novello e castagne sono la merenda tipica per pomeriggi d’autunno indimenticabili!

Foto © IDM Alto Adige Frieder Blickle

Foto © IDM Alto Adige Frieder Blickle

ATTIVITA’ ESTIVE

Prima di tutto quello che devi fare è metterti in sella e…pedalare! E fidati che non ti peserà: partire per la ciclabile della Venosta, lungo il fiume Adige, è sicuramente una delle cose più giuste che puoi fare! Se non hai a disposizione il mezzo, sono numerosi i punti noleggio che puoi trovare dislocati su tutta la valle.

Trekking sui sentieri delle roggevie ferrate o traversate sul ghiacciaio, perché no? Tutto è possibile in Val Venosta!

AREE SCIISTICHE / ESCURSIONISTICHE

SCHNALSTAL / VAL SENALES

“Preservata dal tempo e dall’uomo, intatta, potente” così viene presentata ufficialmente la Val Senales, che con il suo ghiacciaio, la sua gente, i suoi masi, è uno scrigno di meraviglie. Questa è la zona dove è stato ritrovato Ötzi, la mummia del Similaun, un uomo primitivo vissuto almeno tremila anni prima di Cristo.

paesi della Val Senales sono Certosa, Monte Catarina, Madonna di Senales e Vernago con il suo lago. Da quest’ultimo partono escursioni adatte alle famiglie, come quella che porta al caratteristico maso Fineil, o da Madonna di Senales alla malga Mastaun, godendo di un bellissimo panorama.

Per chi cerca l’avventura alpinistica ti ricordiamo che la Val Senales è circondata da alte creste che portano a toccare con mano i 3000 metri di quota ed oltre. Sul ghiacciaio del Giogo Alto (Hochjochferner) potrai trascorrere intere giornate all’insegna dell’avventura. Grazie alla funivia del ghiacciaio, in sei minuti appena, è possibile superare oltre un migliaio di metri di altitudine. Da Maso Corto, a 3212 metri, splendido borgo ai piedi della funivia, si sale tra cielo e rocce. Quaranta metri appena e si raggiunge, a piedi, la possente croce della Croda delle Cornacchie (a quota 3251 metri). Da lì si può godere di una vista panoramica mozzafiato, dalle Dolomiti al gruppo di Brenta, dal gruppo dell‘Ortles ai giganti della montagna nella valle del Garda.

Parte integrante del ghiacciaio del Giogo Alto è cima Similaun, dove nel 1991 fu rinvenuto il corpo di Ötzi, una mummia di un uomo preistorico vissuta nell’età del Bronzo (circa 3000 a.C.). Sia in estate che in inverno, c’è la possibilità di fare l’Ötzi Glacier Tour, un’escursione guidata da non perdere, che attraversa l’affascinante mondo dei ghiacci perenni e raggiunge il Giogo di Tisa (3.210 m), luogo di ritrovamento di Ötzi. E se ti chiedessi dove sia conservata la mummia del Similaun, come è conosciuto Ötzi, puoi sempre andare al Museo Archeologico dell’Alto Adige, in centro a Bolzano, dove un’ampia parte di esso parla di questo singolare protagonista.

Da settembre a maggio il ghiacciaio è un paradiso per tutti gli amanti degli sport invernali. L’appassionato di sci alpino e lo snowboarder troveranno quindi il loro ambiente ideale con ben 11 impianti e 18 piste tutte ben preparate. La discesa „Schmuggler“(dei contrabbandieri) porta a valle lungo un percorso di otto chilometri. La Val Senales è parte del comprensorio dell’Ortler Skiarena, al quale fanno capo ben 15 zone sciistiche.

Due anelli di fondo di 7 chilometri totali, una pista da slittino e numerosi percorsi per lo sci alpinismo completano l’offerta invernale.

Foto © IDM Alto Adige Frieder Blickle

MARTELLTAL / VAL MARTELLO

La Val Martello, interamente compresa nel Parco Nazionale dello Stelvio, è molto rinomata tra gli amanti della montagna. Lo splendido ambiente alpino della Val Martello spazia dai verdi prati del fondovalle alle vette glaciali del Gruppo dell’Ortles, tra cui spiccano le due cime del Monte Cevedale (Zufallspitze), la Cima Gioveretto (Zufrittspitze) e la Punta di Lasa (Laaser Orgelspitz).

Numerosi i rifugi alpini della zona, ottimi punti d’appoggio per esaltanti escursioni d’alta quota: il Rifugio Genziana (Enzianhütte), la Malga Lyfi, il Rifugio Val Martello (Martellerhütte) ed il Rifugio Corsi (Zufallhütte). Se ti accontenti di escursioni meno impegnative puoi passeggiare sui sentieri del fondovalle o attorno al Lago di Gioveretto, le cui acque smeraldine fanno da specchio alle imponenti cime ed ai ghiacciai.

E per mettere la ciliegina, ops! la fragola sulla torta, ti diciamo che la Val Martello è conosciuta per la sua agricoltura “dolce” e rispettosa dell’ambiente: il più rinomato prodotto locale, la fragola, trova qui condizioni ideali per una maturazione naturale, da attendere – data l’alta quota delle coltivazioni – con una pazienza ripagata dalla bontà di un prodotto unico nel suo genere e dal sapore intenso e avvolgente. Verso la fine di giugno si tiene la Festa della Fragola, un appuntamento irrinunciabile per gli amanti delle sagre, dove il tema della fragola spazia dalla celebrazione del frutto stesso, alle torte, fino all’elezione della Regina delle Fragole.

In inverno, il tuo spirito sportivo troverà ampia espressione nel moderno ed attrezzato centro per lo sci di fondo ed il biathlon, oltre a tutti i percorsi per lo scialpinismo e l’escursionismo invernale in un ambiente alpino maestoso ed incontaminato. La Val Martello è inoltre il luogo dell’internazionale “Marmotta Trophy” che si svolge tutto l’anno, uno dei percorsi più spettacolari della Coppa del Mondo ISMF di sci alpinismo.

Lo sci alpino può essere praticato nel comprensorio di Malga di Tarres, che dispone di 11 km di piste e 4 impianti.

CONSIGLI

La ciclabile dell’Adige è sicuramente una delle esperienze più suggestive, ma soprattutto green che puoi fare: parti con la bicicletta dal punto che più preferisci e se sei stanco, ti consigliamo di rientrare con il caratteristico treno che corre per tutta la valle. Tra meleti, vigneti e lungo il fiume, assaporando ogni pedalata ad impatto zero sull’ambiente.

PARCHI NATURALI

Nationalpark Stilfserjoch / Parco Nazionale dello Stelvio

Il Parco Nazionale dello Stelvio è una delle più grandi riserve naturali d’Europa. Il suo territorio ha come centro il gruppo dell’Ortles Cevedale e si estende in Alto AdigeTrentino e Lombardia; confina a nord-ovest con il Parco Nazionale Svizzero e a sud con il Parco dell’Adamello. L’ingresso è gratuito e il Parco Nazionale è accessibile tutto il giorno.

Il Parco Nazionale dello Stelvio ti permetterà di sperimentare davvero lo spettacolo della natura: dai 600 m fino a oltre 3.900 m sul livello del mare. Nei poco più di 53 km² del parco, a seconda dell’altitudine, prosperano una grande varietà di animali e piante alpine. Dalle minor altitudini, attraverso prati e boschi, si sale per raggiungere paesaggi solitari e tranquilli, carezzati dai caldi raggi del sole e animati dai fischi delle marmotte. Sopra il limite degli alberi, ad attendere gli escursionisti si trovano ampie vedute, pace e quiete.

Questa riserva naturale d’alta montagna ospita una flora e una fauna uniche: cervi e caprioli, stambecchi, camosci, aquile e avvoltoi, ma anche una vegetazione variegata con fiori rari come la stella alpina e il ranuncolo glacialela, prosperano in questo habitat. L’acqua dei ghiacciai del Parco Nazionale dello Stelvio attorno al Gruppo dell’Ortles Cevedale è preziosa per l’uomo e per gli animali. Affinché si conservi anche nel futuro, gli abitanti della regione del Parco Nazionale proteggono il loro ambiente e conducono uno stile di vita sostenibile. I prodotti locali hanno un alto valore e sono per lo più prodotti secondo la tradizione rurale.

I dieci comuni, ai piedi e nel cuore del Gruppo dell’Ortles Cevedale, sono impegnati a far sì che il Parco Nazionale dello Stelvio si mantenga in tutto il suo splendore. Gli abitanti di Stelvio, Prato allo Stelvio, Glorenza, Tubre in Val Monastero, Malles, Lasa, Silandro, Martello, Laces e Ultimo fanno del loro meglio per preservare la diversità di questa natura d’alta montagna attraverso un turismo escursionistico sostenibile e non di massa.

Naturpark Texelgruppe / Parco Naturale Gruppo di Tessa

Il Parco Naturale Gruppo di Tessa si estende su una superficie di più di 31.000 ettari tra la Val Senales e la Val Passiria.

Nel territorio del Parco Naturale Gruppo di Tessa (Naturpark Texelgruppe), istituito nel 1976, oltre ai comuni della Val Senales rientrano quelli della Val Passiria, Naturno, Parcines, Lagundo e Tirolo. La zona protetta include il Gruppo di Tessa che diede il nome al parco naturale, e parti delle Alpi Venoste – il Crinale di Senales e il Crinale di Gurgl – e delle Alpi dello Stubai, con l’area attorno al Passo del Rombo.

Oltre ai famosi Laghi di Sopranes, una delle maggiori attrazioni del Parco Naturale Gruppo di Tessa è la Cascata di Parcines, la quale durante il periodo del disgelo rappresenta una delle più suggestive cascate dell’intero arco alpino. Qui l’acqua precipita in profondità per ben 97 metri.

Un modo per esplorare il Parco Naturale è quello di intraprendere l’Alta via di Merano, che per più giorni ti porta a scoprire dall’alto questo meraviglioso angolo di mondo.

Per quanto riguarda la flora del Parco sono comuni i boschi di larice e la rosa alpina. Gli animali che potrai incontrare frequentemente sono la rondine montana, lo scoiattolo e il corvo imperiale.