Quanto è vasta questa valle? Parecchio, ci verrebbe da dirti. Ma non disperare: siamo sul pezzo e ti racconteremo tutto quello che possiamo.
Ci immaginiamo questo angolo di Alto Adige come un quadro dai colori freddi, come il verde e il blu e tutte le loro sfumature. Ma perché no anche i colori caldi, che dalla primavera ti accompagnano per tutta l’estate fino all’autunno, con i suoi rossi, gialli e marroni. Il tutto fa da sfondo ad alte cime, paesi sommersi, monasteri troneggianti sulla valle e castelli di inestimabile valore. Molti quadri che ti invitiamo a conoscere e vivere in ogni stagione.
Colorata e vivace d’estate, fredda e silenziosa d’inverno: alta Val Venosta, un piccolo mondo che ti rimane del cuore!
La soleggiata Sluderno si trova sul versante occidentale del Monte Sole ed è principalmente conosciuta per il ben conservato Castel Coira (Churburg). Il castello sovrasta incontrastato il paese e vale davvero una visita. Si tratta di una fortezza costruita nel XIII secolo, oggi proprietà dei conti Trapp di Innsbruck, che la utilizzano come dimora estiva. È visitabile attraverso un giro guidato da aprile ad ottobre e quello che non puoi perderti per nessuna ragione al mondo è la sala delle armature che ospita la più grande collezione di corazze da battaglia medievali del mondo. Di particolare bellezza anche i corridoi del chiostro, adornati da affreschi sui soffitti: l’albero delle mele cotogne ricostruisce l’albero genealogico della famiglia Trapp.
Sui prati vicino al paese, ogni estate intorno al 20 di agosto si celebrano i Giochi Medievali dell’Alto Adige.
Se sei un amante di castelli e giochi cavallereschi, Sluderno e Castel Coira sono un must!
Anche il centro storico del paese stesso è pure molto interessante: a partire dalla chiesa tardo-gotica di Santa Caterina, con le sue mura ornate da affreschi sulla storia variegata dell’alta Val Venosta, fino ai sentieri attorno al paese che conducono attraverso frutteti e prati.
Non dimenticarti che da Sluderno passa la ciclabile dell’Adige sull’antica via romana Claudia Augusta e la rete ferroviaria venostana.
Foto © IDM Alto Adige Alex Filz
Foto © IDM Alto Adige Helmuth Rier
Prad am Stilfserjoch sorge alle porte del regno di Sua Maestà l’Ortles, che con i suoi 3905 metri è la vetta più elevata dell’Alto Adige.
Larga parte del territorio comunale di Prato allo Stelvio è compresa nel Parco Nazionale dello Stelvio: chiudi gli occhi e pensa alla natura incontaminata. Questo è il paesaggio delle pendici del Gruppo dell’Ortles e il selvaggio ambiente protetto del delta fluviale del torrente Solda alla confluenza con l’Adige – la cosiddetta Arena di Prato (”Prader Sand”) – che ospita una varia e rara avifauna.
Per trascorrere un pomeriggio alternativo, può essere un’idea la visita ai 13 grandi acquari del centro visite Aquaprad, moderna struttura museale nel centro del paese, dedicato alla conoscenza della fauna ittica e degli ambienti acquatici della Provincia di Bolzano.
Nessun pericolo di noia, né tantomeno di delusioni: a Prato allo Stelvio troverai innumerevoli possibilità di gite ed escursioni nei dintorni, alla scoperta del magnifico ambiente alpino del massiccio dell’Ortles. Se invece ti stai chiedendo cosa fare in inverno, ti anticipiamo che avrai l’imbarazzo della scelta, con ben 6 aree sciistiche a disposizione nelle vicinanze, tutte facenti parte del consorzio Ortler Skiarena.
Ad un’importante altitudine di 1840 metri, sorge il villaggio alpino di Solda, al cospetto del tetto del Tirolo: la maestosa triade Ortles, Monte Zebrù e Gran Zebrù.
Grazie alla sua posizione, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, Solda vanta una lunga tradizione turistica, risalente agli albori della storia dell’alpinismo e degli sport invernali.
Il massiccio dell’Ortles e le cime circostanti sono terreno ideale per sempre nuove avventure, alla scoperta di un ambiente montano incontaminato: escursioni ai rifugi alpini della zona, vie ferrate, alpinismo su roccia, misto e ghiacciaio, scialpinismo. La funivia di Solda garantisce un rapido e comodo accesso ai quasi 2600 metri di altitudine del rifugio Città di Milano (Schaubachhütte), punto di partenza ideale per innumerevoli escursioni e scalate.
D’inverno, grazie alla loro elevata altitudine ed al particolare microclima della zona, gli ottimamente preparati 44 km di piste da sci di Solda garantiscono un innevamento perfetto, per una stagione sciistica ben più lunga rispetto a quella della grande maggioranza delle altre stazioni sciistiche.
Se è l’aria delle grandi montagne quella che si respira a Solda, non ti stupirà affatto che il grande alpinista himalayano Reinhold Messner ne abbia fatto proprio luogo d’elezione, rendendolo quasi una piccola enclave tibetana in Alto Adige, a cominciare dall’ormai caratteristica presenza degli yak, importati dalle sue spedizioni e che a Solda hanno trovato ambiente e clima ideali. Oltre a questo, Solda è stata scelta per ospitare il MMM Ortles, uno dei sei musei a tema voluti dal celebre alpinista.
Foto © IDM Alto Adige Helmuth Rier
Foto © IDM Alto Adige Frieder Blickle
Sei pronto ad innamorarti? Il gioiello di Glorenza, o Glurns in tedesco, è una città molto antica, di cui si inizia a parlarne su fonti scritte già dall’XI secolo.
La particolarità di Glorenza è la sua struttura fortificata, l’unica completamente pervenuta delle Alpi, con mura di cinta e tre pittoresche torri delle porte. La sua posizione strategica, sulla Via Claudia Agusta, ha fatto in modo che negli anni diventasse uno snodo importante per il commercio tra Alto Adige e Svizzera: ancora oggi qui si celebrano due fiere di importanza locale: il mercato di S. Bartolomeo nel mese di agosto ed il “Sealamorkt” (mercato vero e proprio – anche del bestiame) a novembre.
Le mura hanno contribuito alla conservazione di questa città, la più piccola a fregiarsi di questo titolo in Alto Adige, mantenendo il numero degli abitanti molto basso, ad oggi circa 880.
Passeggia per Glorenza e respira la sua aria di città medievale: la piazza, la pavimentazione dei vicoli, i suoi bassi portici, le case antiche che in estate sfoggiano balconate di gerani colorati. Un salto indietro nel tempo e un salto dentro il tuo cuore!
Particolarmente interessante il Mulino di Glorenza, da poco restaurato e ad oggi ancora funzionante con il suo impianto di macinatura. Ti consigliamo di partecipare alle visite guidate alla città, sia durante il giorno che…di notte! Queste ultime solo nei mesi di luglio ed agosto.
Glorenza è anche la partenza di una delle gare più seguite di mountain bike: ogni anno ad inizio giugno si tiene la Ortler Bike Marathon.
Eccoci arrivati al paese che ospita il celeberrimo campanile che emerge dalle acque, il vero simbolo della Val Venosta, nonché uno di quelli dell’Alto Adige. Il campanile romanico del 1355 è conosciuto in tutto il mondo per la bellezza e l’unicità del paesaggio, oltre a ricordare la presenza di un paese, sommerso dall’invaso del lago artificiale di Resia nel 1950. Puoi approfondire la stoia attraverso il Museo dell’Alta Val Venosta, a Curon.
Oltre a quello di Resia esiste anche il lago di San Valentino, appena prima arrivando da Malles. Insieme costituiscono la meta privilegiata di appassionati di kite-surfer in estate e pattinatori in inverno.
D’estate, la regione è meta ambita per i ciclisti: qui passa, infatti, la Via Claudia Augusta, uno dei percorsi ciclistici più famosi d’Europa, che prosegue poi in direzione Merano. Chi vuole andare più in alto, avrà due importanti centri escursionistici a disposizione: al confine con la Svizzera, dalla parte della val di Roia, e nella Vallelunga, al confine con l’Austria, ai piedi del ghiacciaio Palla Bianca.
Ed anche l’inverno a Curon ha molto da offrire. Con Belpiano e Malga San Valentino, ci sono ben due comprensori sciistici. E se fossi in cerca di romanticismo, ti consigliamo un rilassante giro in slitta trainata dai cavalli, per scoprire la bellezza dell’Alta Val Venosta innevata.
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La posizione geografica di questa cittadina è cruciale: se vuoi raggiungere l’Austria attraverso il Passo Resia oppure la Svizzera tramite Müstair, dovrai passare dalle parti di Malles.
Malles Venosta ha origini antiche: il suo centro storico è caratterizzato dalle case signorili medievali e dalle chiese romaniche, che risalgono all’epoca di Carlo Magno, come quella di S. Benedetto.
Crocevia per Austria e Svizzera, insieme a Glorenza ha rappresentato e rappresenta un importante nodo commerciale già nel XVII secolo, quando la contessa Claudia De Medici di Tirolo concede al paese due fiere, quella di S. Giorgio ad aprile e la “Gollimarkt” a metà ottobre. A testimoniare l’importanza di Malles, le sette torri, di cui dopo le guerre contro i francesi sono intatte ancora cinque: quella della chiesa parrocchiale dell’Assunzione, quella della chiesa di S. Benedetto del periodo carolingio, S. Martino del XII secolo, San Giovanni ed infine la torre medievale di castel Fröhlichsburg. Quest’ultima conserva ancora l’imponente torrione dalla caratteristica forma rotonda.
Le molte frazioni di Malles custodiscono tesori da non perdere: a Burgusio il Monastero benedettino Marienberg che sovrasta la valle, è un luogo di “lavoro e preghiera”, disponibile anche per convegni. La sua foresteria dell’abate Hermann potrà ospitarti per un soggiorno all’insegna del silenzio e della natura.
A Tarces si trova la mitica Collina di Tarces con la chiesetta romanica di San Vito. La collina, formatasi durante l’era glaciale, si erge nella Landa di Malles e regala una spettacolare vista panoramica su Malles e Glorenza.
Infine, da Slingia è possibile raggiungere una delle cime più importanti e panoramiche della zona: Piz Sesvenna a 3204 metri di altitudine. Il Piz Sesvenna è molto apprezzato per la stupenda escursione scialpinistica che offre in inverno, ma anche la non eccessivamente impegnativa in estate, sul dolce ghiacciaio al confine tra Engadina (Svizzera) e Italia.
Le fortificazioni storiche del confine di Passo Resia sono oggi meta molto apprezzata da chi si interessa di storia moderna. Per proteggersi da una eventuale invasione da parte di Hitler, alla fine degli anni trenta del secolo scorso è stata costruita lungo il confine di Passo Resia una linea di difesa, fatta di bunker e sbarramenti anticarro, di strade di rifornimento e di trincee di combattimento.
Copriti bene: qui in Alta Val Venosta fa veramente freddo. Puoi sempre scaldarti con lo sci alpino, con ben 5 aree sciistiche dei “Due Paesi” e l’”Ortler Skiarena” a disposizione: ideali per famiglie, ma anche per chi è alla ricerca della vetta da scalare. Un paesaggio mozzafiato farà da sfondo alle vostre attività, da svolgere in totale relax. Snowpark per il freestyle, piste da sci e snowboard e da slittino. Ma anche lunghe ciaspolate, in un ambiente alpino dei più suggestivi. Per il fondo ti segnaliamo il centro di sci nordico in Val Martello (biathlon) e a Slingia (fondo). Per i romantici, il lago di Resia diventa una perfetta pista di pattinaggio, dove andare a toccare con mano il famoso campanile.
Se lo sci alpinismo è la tua passione, qui avrai a disposizione cattedrali da tremila metri con panorami da sogno: Piz Sesvenna, Cima Glockhauser, Cima di Grion o Cima Solda, giusto per citarti alcuni dei più belli.
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Tra le molte attività estive che l’Alta Val Venosta può offrire, ti citiamo sicuramente il proseguimento della ciclabile dell’Adige, ovvero la vecchia via romana Claudia Augusta, che anche in questa zona attraversa meravigliosi tratti. Dal Lago di Resia la pista ciclabile conduce a Burgusio all’Abbazia benedettina di Monte Maria, la più alta d’Europa e abitata da oltre 800 anni. Da Burgusio si apre una vista spettacolare sul borgo storico di Malles con le sue chiese romaniche, la collina di Tarces e la cittadina medievale di Glorenza.
Percorsi di trekking più o meno semplici, che trovano la massima espressione dell’alpinismo nell’Alta Via dell’Ortles o nell’Alta Via Val Venosta, due percorsi che regalano visuali indimenticabili sui ghiacciai e che metteranno a prova la tua resistenza.
Il Parco Nazionale dello Stelvio è una vera e propria mecca per gli alpinisti, che avranno solo da scegliere se divertirsi nell’area dell’Ortles, delle Alpi Venoste o del Gruppo del Sesvenna.
Cinque aree sciistiche che abbracciano Austria e Italia. La nuova Skiarena Due Paesi permette di godersi la neve tra Nauders al Passo Resia fino a Solda in Val Venosta. Un unico skipass dà accesso a cinque comprensori sciistici per complessivamente 211 km di piste.
In estate in questa zona oltre alla già citata ciclabile dell’Adige, è possibile intraprendere davvero moltissimi percorsi: Alpi Venoste e Gruppo del Sesvenna celano meravigliosi tesori: non ci riferiamo solo agli impagabili scorci che vi faranno perdere l’occhio tra Italia, Austria e Svizzera, ma anche ai rifugi che servono prelibatezze di tutto rispetto. Per lo spirito del montanaro, ti segnaliamo l’Alta Via Val Venosta: una vera attrazione per tutti gli escursionisti. Il suo percorso si sviluppa dalla sorgente dell’Adige al Passo Resia, nell’area della triplice frontiera retica, fino a Stava in Bassa Val Venosta. La ricca e varia vegetazione del Monte Sole e la splendida vista panoramica sul gruppo dell’Ortles rendono il percorso un’esperienza unica.
Foto © IDM Alto Adige Frieder Blickle
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L’ Ortler Skiarena è, con il Dolomiti Superski, una delle due grandi aree sciistiche dell’Alto Adige.
Si tratta di 15 aree sciistiche, fruibili con un solo skipass, che vanno dal ghiacciaio di Solda fino a quello della Val Senales, a Merano 2000, Schwemmalm e al Corno del Renon e San Martino sopra Bolzano. L’Ortler Skiarena abbraccia quindi anche buona parte della Val Venosta, come quella di Solda.
L’area sciistica di Solda è su ghiacciaio e circondata da 14 vette oltre i tremila metri di altitudine ti farà sentire piccolo piccolo. Il parco piste ammonta a ben 44 chilometri ed è perfetto se sei esperto o principiante, ma sicuramente se ami gli sport invernali, qui troverai pane per i tuoi denti.
Grazie alla sua posizione e alla neve assicurata, l’area sciistica Solda è aperta sei mesi all’anno. Oltre a numerose piste, offre anche pendii con neve fresca per gli amanti dello sci estremo, del freeride e del telemark. Il funpark è dotato di numerose halfpipe per chi pratica snowboard sci freestyle, mentre gli amanti della natura incontaminata possono praticare lo scialpinismo tra le vette dei tremila fino a primavera inoltrata.
Sebbene molto amato e frequentato, il ghiacciaio di Solda è rimasta molto legata alle proprie tradizioni e in qualità di seconda patria del famoso alpinista Reinhold Messner è sede dal 2004 del Messner Mountain Museum Ortles.
Raggiungi la Val Venosta dalla Lombardia: la spettacolare strada del Passo dello Stelvio ti regalerà panorami tutti da fotografare!
E nel caso in cui tu sia un appassionato di sci alpino, ti consigliamo un pit-stop a Trafoi, il primo paese che incontri scendendo dal Passo, dove il mitico Gustav Thöni, uno dei più grandi campioni di sci di tutti i tempi, gestisce il suo hotel.
Il Parco Nazionale dello Stelvio è una delle più grandi riserve naturali d’Europa. Il suo territorio ha come centro il gruppo dell’Ortles Cevedale e si estende in Alto Adige, Trentino e Lombardia; confina a nord-ovest con il Parco Nazionale Svizzero e a sud con il Parco dell’Adamello. L’ingresso è gratuito e il Parco Nazionale è accessibile tutto il giorno.
Il Parco Nazionale dello Stelvio ti permetterà di sperimentare davvero lo spettacolo della natura: dai 600 m fino a oltre 3.900 m sul livello del mare. Nei poco più di 53 km² del parco, a seconda dell’altitudine, prosperano una grande varietà di animali e piante alpine. Dalle minor altitudini, attraverso prati e boschi, si sale per raggiungere paesaggi solitari e tranquilli, carezzati dai caldi raggi del sole e animati dai fischi delle marmotte. Sopra il limite degli alberi, ad attendere gli escursionisti si trovano ampie vedute, pace e quiete.
Questa riserva naturale d’alta montagna ospita una flora e una fauna uniche: cervi e caprioli, stambecchi, camosci, aquile e avvoltoi, ma anche una vegetazione variegata con fiori rari come la stella alpina e il ranuncolo glacialela, prosperano in questo habitat. L’acqua dei ghiacciai del Parco Nazionale dello Stelvio attorno al Gruppo dell’Ortles Cevedale è preziosa per l’uomo e per gli animali. Affinché si conservi anche nel futuro, gli abitanti della regione del Parco Nazionale proteggono il loro ambiente e conducono uno stile di vita sostenibile. I prodotti locali hanno un alto valore e sono per lo più prodotti secondo la tradizione rurale.
I dieci comuni, ai piedi e nel cuore del Gruppo dell’Ortles Cevedale, sono impegnati a far sì che il Parco Nazionale dello Stelvio si mantenga in tutto il suo splendore. Gli abitanti di Stelvio, Prato allo Stelvio, Glorenza, Tubre in Val Monastero, Malles, Lasa, Silandro, Martello, Laces e Ultimo fanno del loro meglio per preservare la diversità di questa natura d’alta montagna attraverso un turismo escursionistico sostenibile e non di massa.